Conversione del DL "Cura Italia": Entrata in vigore della Legge 24 aprile 2020 n. 27

29 aprile 2020

Entra in vigore il 30 aprile 2020 la Legge 24 aprile 2020 n. 27 di conversione, con modificazioni, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. "Cura Italia").

Ecco le principarli novità introdotte in sede di conversione (per l'analisi del DL si rimanda al Vademecum DL Cura Italia già analizzato)

 Qui il decreto coordinato con la legge di conversione

 INDICE:

1. SOSPENSIONE DEI TERMINI

2. UDIENZE CIVILI IN VIDEOCONFERENZA

3. INCONTRI IN SPAZIO NEUTRO

4. CORTE DI CASSAZIONE

5. PROCESSO PENALE

6. DELIBERAZIONI IN CAMERA DI CONSIGLIO, civili e penali 

7. INCONTRI DI MEDIAZIONE

8. PROCURA ALLE LITI nei procedimenti civili

9. PERMESSI DI SOGGIORNO

1. SOSPENSIONE DEI TERMINI

(attenzione: la sospensione dei termini dal 9 marzo all'11 maggio (15 maggio per i procedimenti e atti amministrativi) deriva dal combinato disposto degli artt. 83, commi 1 e 2 e 103, da una parte, e, dall'altra, dagli artt. 36 e 37 del D.L. 8.04.2020 -c.d.  "Decreto Liquidità")

ampliamento delle eccezioni alle sospensioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 83 (si rimanda alla lettura delle lettere a) e b) del comma 3), con introduzione del comma 3bis per i procedimenti avanti alla Corte di Cassazione

2. UDENZE CIVILI IN VIDEOCONFERENZA

possibilità di celebrare da remoto (videoconferenza) anche le udienze civili nelle quali siano presenti gli ausiliari del Giudice (art. 83, comma 7, lett. f), in modo da salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione delle parti (art. 83, comma 7, lett. h-bis);

 

3. INCONTRI IN SPAZIO NEUTRO

disciplina degli incontri genitori - figli (periodo 16 aprile- 31 maggio 2020) in spazio n neutro o in presenza di operatori del servizio socio - assistenziale (art 83, comma 7-bis)

 

4. CORTE DI CASSAZIONE

facoltà di utilizzare il processo telematico anche avanti alla Corte di Cassazione (previo provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia), ma solo fino al 30 giugno 2020 (art. 83, comma 11-bis); telematicamente dovranno essere assolti anche gli obblighi di pagamento del contributo unificato di cui all'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio. 2002, n. 115, nonché l'anticipazione forfettaria di cui all'articolo 30 del medesimo decreto, connessi al deposito telematico degli atti dì costituzione in giudizio presso la Corte di Cassazione (art. 83, comma 11-bis)

 

5. PROCESSO PENALE

comma 12 bis

Fermo quanto previsto dal comma 12, dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020 le udienze penali che non richiedono la partecipazione di soggetti diversi dal pubblico ministero, dalle parti private e dai rispettivi difensori, dagli ausiliari del giudice, da ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, da interpreti, consulenti o periti possono essere tenute mediante collegamenti da remoto individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia. Lo svolgimento dell'udienza avviene con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione delle parti. Prima dell'udienza il giudice fa comunicare ai difensori delle parti e al pubblico ministero e agli altri soggetti di cui è prevista la partecipazione giorno, ora e modalità di collegamento. I difensori attestano l'identità dei soggetti assistiti, i quali, se liberi o sottoposti a misure cautelati diverse dalla custodia in carcere, partecipano all'udienza solo dalla medesima postazione da cui si collega il difensore. In caso di custodia dell'arrestato o del fermato in uno dei luoghi indicati dall'articolo 284, comma 1, del codice di procedura penale, la persona arrestata o fermata e il difensore possono partecipare all'udienza dì convalida da remoto anche dal più vicino ufficio della polizia giudiziaria attrezzato per la videoconferenza, quando disponibile. In tal caso, l'identità della persona arrestata o formata è accertata dall'ufficiale di polizia giudiziaria presente. L'ausiliario del giudice partecipa all'udienza dall'ufficio giudiziario e dà atto nel verbale d'udienza delle modalità di collegamento da remoto utilizzate, delle modalità con cui si accerta l'identità dei soggetti partecipanti e di tutte le ulteriori operazioni, nonché della impossibilità dei soggetti non presenti fisicamente di sottoscrivere il verbale, ai sensi dell'articolo 137, comma. 2, del codice di procedura penale o di vistarlo, ai sensi dell'articolo 483, comma 1, del codice di procedura penale.

 

comma 12 ter

A decorrere dall’entrata in vigore della legge di conversione (30 aprile 2020, n.d.a.) e sino al 30 giugno 2020, per la decisione sui ricorsi proposti per la trattazione a norma degli articoli 127 e 614 del codice di procedura penale la Corte di cassazione procede in camera di consiglio senza l’intervento del procuratore generale e dei difensori delle altre parti, salvo che la parte ricorrente faccia richiesta di discussione orale. Entro il quindicesimo giorno precedente l’udienza, il procuratore generale formula le sue richieste con atto spedito alla cancelleria della Corte a mezzo di posta elettronica certificata. La cancelleria provvede immediatamente a inviare, con lo stesso mezzo, l’atto contenente le richieste ai difensori delle altre parti che, entro il quinto giorno antecedente l’udienza, possono presentare con atto scritto, inviato alla cancelleria della corte a mezzo posta elettronica certificata, le conclusioni. Alla deliberazione si procede anche con le modalità di cui al comma 12 - quater; non si applica l’art. 615, comma 3, del codice di procedura penale e il dispositivo è comunicato alle parti. La richiesta di discussione orale è formulata per iscritto dal difensore del ricorrente abilitato a norma dell’articolo 613 del codice di procedura penale entro il termine perentorio di venticinque giorni liberi prima dell’udienza e presentata, a mezzo di posta elettronica certificata, alla cancelleria. Le udienze fissate in data anteriore al venticinquesimo giorno successivo all’entrata in vigore della legge di conversione sono rinviate in modo da consentire il rispetto del termine previsto per la richiesta di discussione orale. Se la richiesta è formulata dal difensore del ricorrente, i termini di prescrizione e di custodia cautelare sono sospesi per il tempo in cui il procedimento è rinviato.

 

comma 12 quater

Dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020, nel corso delle indagini preliminari il pubblico ministero e il giudice possono avvalersi di collegamenti da remoto, individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia, per compiere atti che richiedono la partecipazione della persona sottoposta alle indagini, della persona offesa, del difensore, di consulenti, di esperti o di altre persone, nei casi in cui la presenza fisica di costoro non può essere assicurata senza mettere a rischio le esigenze di contenimento della diffusione del virus COVID-19. La partecipazione delle persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare è assicurata con le modalità di cui al comma 12. Le persone chiamate a partecipare all'atto sono tempestivamente invitate a presentarsi presso il più vicino ufficio di polizia giudiziaria, che abbia in dotazione strumenti idonei ad assicurare il collegamento da remoto. Presso tale ufficio le persone partecipano al compimento dell'atto in presenza di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria, che procede alla loro identificazione. Il compimento dell'atto avviene con modalità idonee a salvaguardarne, ove necessario, la segretezza e ad assicurare la possibilità per la persona sottoposta alle indagini di consultarsi riservatamente con il proprio difensore. Il difensore partecipa da remoto mediante collegamento dallo studio legale, salvo che decida di essere presente nel luogo ove si trova il suo assistito. Il pubblico ufficiale che redige il verbale dà atto nello stesso delle modalità di collegamento da remoto utilizzate, delle modalità con cui si accerta l'identità dei soggetti partecipanti e di tutte le ulteriori operazioni, nonché della impossibilità dei soggetti non presenti fisicamente di sottoscrivere il verbale, ai sensi dell'articolo 137, comma 2, del codice di procedura penale».

 

6. DELIBERAZIONI IN CAMERA DI CONSIGLIO, civili e penali (art. 83,  comma 12-quinquies)

 

Dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020, nei procedimenti civili e penali non sospesi, le deliberazioni collegiali in camera dì consiglio possono essere assunte mediante collegamenti da remoto individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia. Il luogo da cui si collegano i magistrati è considerato camera di consiglio a tutti gli effetti di legge. Nei procedimenti penali, dopo la deliberazione, il presidente del collegio o il componente del collegio da lui delegato sottoscrive il dispositivo della sentenza o l'ordinanza e il provvedimento è depositato in cancelleria ai fini dell'inserimento nel fascicolo il prima possibile e, in ogni caso, immediatamente dopo la cessazione dell'emergenza sanitaria.

 

7. INCONTRI DI MEDIAZIONE (art. 83, comma 20-bis)

 

Nel periodo dal 9 marzo al 30 giugno 2020, gli incontri di mediazione in ogni caso possono svolgersi in via telematica con il preventivo consenso di tutte le parti coinvolte nel procedimento. Anche successivamente a tale periodo gli incontri potranno essere svolti, con il preventivo consenso di tutte le parti coinvolte nel procedimento, in via telematica, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, mediante sistemi di videoconferenza. In caso di procedura telematica l'avvocato, che sottoscrive con firma digitale, potrà dichiarare autografa la sottoscrizione del proprio cliente collegato da remoto ed apposta in calce al verbale ed all'accordo di conciliazione. Il verbale relativo al procedimento di mediazione svoltosi in modalità telematica sarà sottoscritto dal mediatore e dagli avvocati delle parti con firma digitale ai fini dell'esecutività dell'accordo prevista dall'articolo 12 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28.

 

8. PROCURA ALLE LITI nei procedimenti civili (art. 83, comma 20-ter)

 

Fino alla cessazione delle misure di distanziamento previste dalla legislazione emergenziale in materia di prevenzione dal contagio COVID-19, nei procedimenti civili la sottoscrizione della procura alle liti può essere apposta dalla parte anche su un documento analogico (cartaceo) trasmesso al difensore, anche in copia informatica per immagine (scansione o fotografia), unitamente a copia di un documento di identità in corso di validità, anche a mezzo strumenti di comunicazione elettronica (non individuati specificamente dalla legge, n.d.a). In tal caso, l'avvocato certifica l'autografia mediante la sola apposizione della propria firma digitale sulla copia informatica della procura. La procura si considera apposta in calce, ai sensi dell'articolo 83 del codice di procedura civile, se è congiunta all'atto cui si riferisce mediante gli strumenti informatici individuati con decreto del Ministero della giustizia.

 

9. PERMESSI DI SOGGIORNO 

art. 103, comma 2-bis

I permessi di  soggiorno  dei  cittadini  di  Paesi terzi conservano la loro validita'  fino  al  31  agosto  2020.  Sono prorogati fino al medesimo termine anche:

a) i termini per la conversione dei permessi  di  soggiorno da studio a lavoro  subordinato  e  da  lavoro  stagionale  a  lavoro subordinato non stagionale;

b) le autorizzazioni al soggiorno di  cui  all'articolo  5, comma 7, del testo unico di cui  al  decreto  legislativo  25  luglio 1998, n. 286;

c) i documenti  di  viaggio  di  cui  all'articolo  24  del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251;

d) la  validita'  dei  nulla  osta  rilasciati  per  lavoro stagionale,  di  cui  al  comma  2  dell'articolo  24   del   decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286;

e)  la  validita'  dei  nulla  osta   rilasciati   per   il ricongiungimento familiare di cui agli articoli 28, 29 e  29-bis  del decreto legislativo n. 286 del 1998;

f) la validita' dei nulla osta rilasciati  per  lavoro  per casi particolari di cui agli  articoli  27  e  seguenti  del  decreto legislativo  n.  286  del  1998,  tra   cui   ricerca,   blue   card,

trasferimenti infrasocietari.

art. 103, comma 2-quinquies

 

 Le disposizioni di  cui  al  comma  2-quater  si applicano anche ai permessi di soggiorno di cui agli articoli 22, 24, 26, 30, 39-bis e 39-bis.1 del decreto legislativo 25 luglio 1998,  n. 286.  Il  presente  comma  si  applica  anche   alle   richieste   di conversione»

 

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